Questo è il lanciamento di Natale in Famiglia.

È stata la prima volta per me essere un set vero e proprio. Ho dovuto sapere affrontare cosa vuol dire lo stress su un set vero e proprio. Il film non vuol dire solo il finale ma dietro c'è tutto un percorso e uno studio. Bisogna saper adattarsi e anche essere molto elastici. Io sto percorrendo la scuola di cinema perché voglio crescere in questa strada. Devo dire che non è un lavoro semplice e neanche scontato, c'è tanto da apprendere e da acquisire. Si sbaglia e si cresce. Ogni critica è una fonte di crescita. L'emozione è stata molto grande, quando ho fatto parte del Cast.  Charlie è un personaggio particolare che lo conoscerete sul film. Per capirlo bisogna vederlo. Devo dire che è anche un soggetto che vi stupirà. Quando si è alle prese con il set il cuore batte all'impazzata e anche l'emozioni vengono in gioco. Non è solo sperimentare ma è anche vivere quel momento. Il lavoro dell'attore non è solo svolgere le proprie mansioni come personaggio ma è anche dis studiare i vari aspetti che si celano dietro al soggetto. È passato un po' di tempo dal film, devo dire quando lo vedo risento quelle emozioni che mi hanno accompagnato durante il periodo di riprese, ma mi affascina sempre rivederlo e vedere quello che abbiamo fatto. Un grazie a tutto il gruppo e alla troupe.

Bello fare un monologo sotto le direttive della regista. 

Ho potuto esprime delle emozioni molto forti e anche immedesimarmi con il mio personaggio. L'atmosfera fa tanto come anche le luci. Quello che fa tanto quando si riesce arrivare a quell'obiettivo, grazie all'attenzione della nostra regista. Che ha saputo seguirmi e ha saputo darmi tanto. Le cose non si fanno da soli e partire dal nulla ma sempre in due. Bisogna sapere la tua parte e ascoltare quello che ti viene detto prima delle ripresa. L'espressione fa tanto e anche quello che si cela all'interno del tuo cuore in quel momento. È stata una grande emozione e anche molto intenso. Sono felice di questo. Grazie mille alla regista e al gruppo.

Il lavoro più intenso e quando si devono svolgere le scene di amore. Perché bisogna affrontare dei temi sensibili come il sesso e l'emozioni. Bisogna conosce l'altro cioè i suoi limiti. Si deve entrare in sintonia con l'altro e anche fare attenzione al limite di quell'altro perché magari tu sei più aperto e lui più chiuso. Ho potuto assaporare il momento dell'intimità con i suoi limiti. Quando si è attori bisogna fare vari ruoli, dal cattivo o dal dolce, di quello duro o di quello che è molle. L'attore non è solo il personaggio è anche molto di più. Perché deve sapere affrontare tanti aspetti. Per me è stata un'esperienza molto forte perché è stata la prima volta fare queste scene. Mi sono divertito ma ho anche dovuto conoscere quello che potevo o quello che non potevo senza urtare lui e io me stesso. Io sto imparando e sto percorrendo un percorso molto arduo e intenso ma molto bello. C'è bisogno di molta elasticità e anche di fantasia. Il bello è di poter lavorare con l'altro e ascoltarlo, io lui e lui me. Qui è stata la prima volta che ho fatto queste scene così particolari ma molto bello. Mi preparo affrontare il mio futuro. Non voglio volare in alto ma voglio stare coi piedi per terra. Devo dire che non è stato semplice, lasciarmi andare con questo, ma una volta che l'ho fatto sono stato felice. Tante volte non bisogna bloccarsi alla prima difficoltà ma bisogna vincere le proprie fobie o paure. Quello che devi sapere fare entusiasmare il pubblico e coinvolgerlo, tu devi essere il personaggio e il resto non conta. Bisogna provare e riprovare, sprofondare e riemergere.

Non devi neanche metterti sull'allerta o porre dei limiti, devi sapere affrontare anche i tuoi limiti. La cosa bella è una volta che vedi il  risultato rimani stupito. Tante volte mi fa strano vedermi in TV ma però dopo ti ci abitui. Grazie mille al team dell'Area 25 e alla regista. Grazie mille.